L’itinerario archeologico risulta molto suggestivo, inizia con la visita al “moderno” Museo delle Palafitte di Fiavé, il quale conserva i reperti venuti alla luce nel corso delle diverse campagne di scavo, nota a livello internazionale, è la ricchissima collezione, unica in Europa, per il suo stato di conservazione e di semplicità, di circa 310 reperti in legno. Risulta un museo adatto a tutti i tipi di pubblico, in particolare ai più piccoli, perché cerca di comunicazione le informazioni archeologiche attraverso il coinvolgimento emotivo, essendo costituto da plastici, scenografie ricostruttive, video di archeologia sperimentale.
Usciti dal museo nel centro del paese di Fiavé, si continua sulla strada provinciale che conduce al Passo Ballino fino ad incontrare un capitello, e, sulla destra la località Dos. Proseguendo si arriva alla segnalazione “passeggiata archeologica” che conduce ai resti palafitticoli dell’Età del Bronzo. Durante la passeggiata ci si immerge nell’incantevole biotopo di Fiavè, in cui archeologia e natura si parlano. Continuando la strada sulla passerella in legno, si arriva ai resti dell’insediamento palafitticolo dell’età del Bronzo, situato nella torbiera che occupa la sede dell’antico lago Carera.
Proseguendo si giunge al piccolo rilievo chiamato “Dos Gustinaci”, dove sono visibili i resti delle abitazioni dell’età del Bronzo recente della fase “Fiavé 7” (Zona 3). Continuando a camminare, si arriva ad un piccolo belvedere, che permette una visione panoramica verso le palafitte.
Le palafitte di Fiavé, assieme a quelle di Molina di Ledro, fanno parte dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino“, riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità nel 2011; inoltre il sito palafitticolo di Fiavé si trova all’interno di un’area di grande pregio naturalistico, protetta come Riversa Naturale Provinciale.
Esiste un altro itinerario più semplice, ma meno emozionante, dopo la visita al Museo, si può raggiungere il sito palafitticolo di Fiavè in automobile, proseguendo sulla strada provinciale in direzione di Riva del Garda, fino ad arrivare all’ampio parcheggio da cui parte il percorso di visita. Iniziando la camminata, si sale sul piccolo rilievo chiamato “Dos Gustinaci” , dove sono visibili i resti delle abitazioni dell’età del Bronzo recente. Proseguendo si arriva al belvedere panoramico sul sito palafitticolo. Scendendo dal Dos Gustinaci e seguendo il sentiero lungo il Rio Carera si possono ammirare da vicino i resti dei pali dell’età del Bronzo.
Tempo: 30 minuti
Adatto ad adulti e bambini: Sentieri dei piccoli camminatori
Tempo: 5-10 minuti
Forse potrebbero interessarti: