L’itinerario inizia all’interno della splendida sezione archeologica del Museo Alto Garda (MAG), collocata al secondo piano della rocca medievale, la quale ospita numerosi reperti sia provenienti dalle ricerche sia rinvenuti sporadicamente sul territorio che occupano un ampio quadro cronologico: dal Paleolitico medio (120.000 – 33.000 a.C.) con i manufatti in selce rinvenuti sul Monte Baldo sino all’età tardoantica ed altomedievale (VII-VIII secolo d.C.).
Dal Museo con una breve passeggiata, attraversando Porta San Michele, si giunge su viale Pilati, dove si possono osservare i resti di una struttura unica nel panorama archeologico trentino: parte di un complesso termale pubbliche di epoca romana (seconda metà del I secolo d.C – seconda metà del III secolo d.C.). Gli scavi archeologici d’emergenza nel corso dell’inverno 2005\2006, hanno portato alla luce una sequenza di vani canonici: sul lato ovest il vano è destinato a spogliatoio (apoditheryum), accanto una piccola latrina, seguono poi in successione il frigidarium (sala fredda), il tepidarium (sala tiepida), il calidarium (sala calda) ed il laconicum (sauna). A nord un ampio cortile, originariamente porticato all’aria aperta, mentre ad ovest era collocato lo spazio verde, dove si svolgevano le attività ginniche.
Terme romane:Piazzale Pilati; 8066 Riva del Garda