Il Trentino possiede tre importanti siti considerati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: le Dolomiti per la loro bellezza, l’unicità paesaggistica e le loro caratteristiche geologiche e geomorfologiche, e i due siti palafitticoli dell’età del Bronzo di Molina di Ledro e Fiavé. Il Trentino possiede 2 dei 111 “siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” riconosciuti dall’UNESCO nel giugno del 2011, scelti tra circa un migliaio di palafitte distribuite tra Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.
L’itinerario parte della visita al Museo delle Palafitte di Ledro, che già dalla forma dell’edificio museale richiama metaforicamente le palafitte. Nel museo sono esposti in grandi teche in vetro: reperti in bronzo (tra cui i preziosi “diademi di Ledro”), resti faunistici e botanici, ma anche, modellini di capanne, che permettono un rapporto diretto tra il reperto e l’ambiente palafitticolo.
All’esterno del museo sono visibili i resti dei pali palafitticoli, che durante le giornate estive di sole risultano immersi in acque limpide e cristalline del Lago di Ledro. Oltre al Museo e al sito palafitticolo, dal 2006 è nato il villaggio palafitticolo, con la presenza di tre capanne, le quali riproducono uno scorcio del villaggio palafitticolo dell’età del Bronzo.
Il villaggio palafitticolo è una ricostruzione “verosimile”, non essendo state costruite con tecniche dell’archeologia sperimentale, ma volendo dare l’idea dell’ipotetica palafitta dell’età del Bronzo e alla stesso tempo dando al visitatore totale sicurezza. Durante la stagione estiva il museo propone, ormai da anni, l’evento “Palafittando“, un ricco programma di eventi facendo immergere completamente i visitatori nella preistoria, dedicata ad adulti e bambini (consigliato per famiglie), come visite guidate, attività didattiche, laboratori, concerti e spettacoli teatrali.
Terminata la visita al Museo delle Palafitte di Ledro, l’altro importante sito palafitticolo del patrimonio UNESCO è a Fiavè, il tempo di percorrenza tra i due siti è di circa 50 minuti, il cui tragitto in automobile permette di ammirare il Castello di Tenno, costruito alla fine del XII secolo, purtroppo visitabile soltanto dall’esterno. Ma la tappa più suggestiva dell’itinerario, prima di giungere al Museo di Fiavè, è il lago di Tenno, con acque limpidissime e paesaggi incantevoli, chiamato per questo motivo “lago azzurro”. Nessun collegamento stradale permette di arrivare direttamente alla costa, l’unico modo di arrivare al lago di Tenno è scendere una magnifica scalinata immersa nel bosco.
Entrati all’interno Museo delle Palafitte di Fiavè, di recente apertura, il visitatore si tuffa completamente nella narrazione degli uomini palafitticoli di Fiavè nell’età del Bronzo, ammirando l’affascinate collezione di reperti unica in tutta Europa, la quale scucita stupore per la sua modernità. Il Museo si distingue dai musei tradizionali, perché cerca di comunicazione le informazioni archeologiche attraverso il coinvolgimento emotivo. Durante il percorso espositivo il visitatore è accompagno da punti di riferimento, video multimediali, plastici, didascalie “a cassetto” e l’ultimo piano è dedicato alla ricostruzione della vita quotidiana al tempo delle palafitte, con la presenza del grande plastico che ricostruisce “Fiavé 6”.
Dopo la visita al Museo è consigliata la passeggiata archeologica che conduce ai resti palafitticoli. Il percorso più suggestivo parte dal Museo, si continua sulla strada provinciale che conduce al Passo Ballino fino ad incontrare un capitello, e, sulla destra la località Dos. Proseguendo si arriva alla segnalazione “passeggiata archeologica” che conduce ai resti delle palafitte. Durante la passeggiata ci si immerge nell’incantevole biotopo di Fiavè, in cui archeologia e natura si parlano. Continuando la strada sulla passerella in legno, si arriva ai resti dell’insediamento palafitticolo dell’età del Bronzo, situato nella torbiera che occupa la sede dell’antico lago Carera. Proseguendo si giunge al piccolo rilievo chiamato “Doss Gustinaci”, dove sono visibili i resti delle abitazioni dell’età del Bronzo recente della fase “Fiavé 7” (Zona 3), le costruzioni erano poste su terrazzi artificiali, di forma rettangolare, con muretti in pietra e alzato in materiale deperibile. Continuando a camminare, si arriva ad un piccolo belvedere, che permette una visione panoramica verso le palafitte.
Museo delle Palafitte di Fiavé Passeggiata archeologica dal Museo delle Palafitte di Fiavè al sito palafitticolo e Dos Gustinacci: itinerario di 1 km circa 20-30 minuti Museo delle Palafitte di Fiavé
Tra Molina di Ledro e Fiavè 26 km
Dal 1 marzo al 30 giugno e dal 1 settembre al 30 novembre dalle 9 fino alle 17 (chiuso il lunedì), mentre dal 1 luglio al 31 agosto dalle 10 alle 18.
Chiuso nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio
Dal 20 maggio al 10 settembre da martedì a domenica ore 10-13/14-18; dall’11 settembre al 31 ottobre e dal 1 marzo al 19 maggio sabato, domenica e giorni festivi ore 14-18.
Chiuso novembre, dicembre, gennaio e febbraio
Museo delle Palafitte di Ledro
Costo biglietto: intero € 3,50; ridotto € 2,50 ( per i possessori di un biglietto intero di ingresso al MUSE (validità annuale dalla data di emissione dello stesso) e gratuito fino ai 6 anni
Prezzo biglietto: intero 3,50 euro, ridotto 2,50 euro
Gratuito fino ai 14 anni