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Siti Trentini di epoca Medievale

L’archeologia medievale in Trentino è segnata dal succedersi di varie dominazioni: regno gotico, Longobardi, i quali stabilirono a Trento la sede di un loro ducato, a seguire i Franchi, dissolto il loro Impero si giunse al 952, quando la regione trentina fu aggregata alla Baviera, entrando così nel regno germanico. Numerose sono le scoperte di necropoli longobarde in Trentino, i cui corredi sepolcrali forniscono importanti informazioni sul costume delle popolazioni; ma allo stesso tempo, hanno permesso di arricchire le sale medievali di molti musei trentini, più noto sono le sepolture di Civezzano conservate al Museo Castello del Buonconsiglio.

I siti archeologi medievali visitabili nel territorio trentino sono:

Oltre ai siti archeologici, il Trentino è ricco di castelli medievali che hanno esercitato ed esercitano un’azione importante sul territorio. Gli attuali castelli sono solo una parte di quelli realmente esistiti, infatti il Trentino, risulta la regione Italia con più castelli rispetto alla sua dimensione.

ETÀ MEDIEVALE

Dopo il crollo dell’Impero romano d’Occidente nel 476, purtroppo non possediamo fonti scritte che descrivono cosa accadde nei territori trentini a seguito di questo cambiamento.
Poche e reticenti sono le fonti scritte relative al territorio trentino all’epoca della guerra greco-gotica, ma grazie agli scavi archeologici integrati ai pochi dati forniti dalle fonti, hanno dato esito positivo, in particolare, in merito allo studio del sito pluristratigrafico di Sant’Andrea di Loppio e l’altro importante sito archeologico strategico\militare di San Martino nel Lomaso.

Lo storico di origine longobarda, Paolo Diacono, nell’Historia Langobardorum, afferma che l’Italia durante il periodo longobardo era divisa in ducati, tra cui quello di Tridentum, che doveva includere Bolzano a nord e Avio a sud. I dati ricavati dai corredi delle sepolture longobarde, riescono a dare molti dati, come l’importante scoperta di numerose tombe longobarde a Civezzano.
Nel periodo medievale, il territorio della Piana Rotaliana vide il succedersi di varie dominazioni: prima il regno gotico, poi i Longobardi, i quali stabilirono a Trento la sede di un loro ducato, a seguire i Franchi, con le loro numerose scorrerie, una delle quali avvenuta “in campo Rotaliani” nel 577 (luogo identificabile, pare, con la Piana Rotaliana).
Dissolto il loro impero si giunse al 952, quando la regione trentina fu aggregata alla Baviera, entrando così nel regno germanico. Con l’avvento dell’anno Mille, si instaura in questa area il Principato vescovile di Trento, destinato a durare fino al 1803, ma anche simili nell’Alta Valsugana, in Vallagarina, val d’Adige e valle di Non, che testimoniano il prestigio sociale, in base alla ricchezza del corredo e del rito funebre.
I Longobardi dominarono per due secoli (dal 569 al 774 d.C.) gran parte dell’Italia, fino alla sconfitta da parte di Carlo Magno nel 774, data in cui anche il territorio trentino passò sotto il dominio dei Franchi facendo parte del Regno Italico. Dopo la morte di Carlo Magno (814), gli succedette il figlio Ludovico il Pio, il quale divise l’Impero, nel 843, tra i suoi tre figli, con il trattato di Verdun, l’Italia (comprendeva Trento e la Valle dell’Adige fino a Merano) fu assegnata a Lotario.
Da Carlo il Grosso fino alla metà del X secolo l’Italia fu caratterizzata da una forte instabilità politica, che durò finché Ottone I nel 963 scese in Italia. Questo cambiamento politico, per il Trentino fu positivo, perché essendo da sempre terra di confine, era governata da un unico re.
Tale avvenimento determinò l’inserimento del Trentino nel Sacro Romano Impero, con una precisa fisionomia politico-amministrativa che diede vita nel XI secolo al principato vescovile, che durò fino alla fine del XVIII secolo.

Storia del Trentino, III, L’età medievale, (a cura di) Castagnetti A., Varanini G. M., Il Mulino, Bologna 2005.
Albertoni, G., Varanini, G. M., Il territorio trentino nella storia europea. L’età medievale, II, Fondazione Bruno Kessler, Trento 2011.

Concessione per le riprese fotografiche
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