Il Centro di Documentazione di Mezzocorona, sorge nel centro del paese, presso Palazzo della Vicinia, dove ha sede anche la Biblioteca comunale. Il Centro di Documentazione nasce grazie al desidero degli appassionati locali, di mantenere sul posto alcuni reperti rinvenuti nella zona, in seguito alla scoperta della sepoltura mesolitica rinvenuta in località Borgonuovo e di altre importanti scoperte, in modo da ricontestualizzarli e mantenere “viva” la storia antica locale.

Allestimento

Il Centro di Documentazione coniuga sia reperti legati alla storia antica locale che mostre d’arte temporanee. Lo spazio dedicato all’archeologia locale, si articola in tre salette, ben collegate tra loro, in modo da fornire al visitatore un quadro completo della storia antica e delle importanti scoperte archeologiche avvenute, in particolar modo, negli ultimi decenni del secolo scorso.

La prima sala espone reperti preziosi, provenienti dai dintorni di Mezzocorona (Las, Plon, San Gottardo, San Michele, San Cristoforo, San Valentino), purtroppo fuori contesto, che testimoniano la lunga frequentazione della Piana Rotaliana, dalla pre-protostoria sino all’età moderna. Nella sala sono presenti quattro vetrine, nelle quali sono collocati i reperti, la maggior parte dei quali risale all’epoca medievale. Accanto ai reperti sono posti lungo le pareti, i pannelli illustrativi che con il supporto delle fotografie ed immagini, forniscono le informazioni archeologiche. Ben descritto è il Castello medievale sottoroccia di San Gottardo, posto sulla parete del monte che sovrasta l’abitato, dove nel 2004 vennero alla luce sulla superficie di alcune lastre di roccia delle orme di dinosauro e a cui è legato la leggenda del Basilisco. Nella sala è, inoltre, posto un modellino in legno della Piana Rotaliana, che ne mostra la morfologia.

La seconda sala, si concentra sulle scoperte più significate della Piana Rotaliana, dal più antico insediamento umano della zona (Borgonuovo) fino all’epoca romana (Drei-Cané e Giontec). Nelle vetrine sono esposti, alcuni reperti relativi all’età preistorica (frammenti di selce), età romana (frammento di tegola e di macina) ed altomedievale (frammento di capitello carlongio).

La terza sala, che risulta la più suggestiva, espone l’allestimento dell’ambientazione del sito di Borgonuovo curata dall’artista Luigi Giovanazzi, con la ricostruzione del calco della sepoltura mesolitica, e, affianco un immagine fotografica del Monte di Mezzocorona, che permette di avere un idea del luogo del rinvenimento (oggi non più visibile). Il calco in resina della sepoltura, fu realizzato dal professor Giacomo Giacobini dell’Università di Tornino, ed esposto a Mezzocorona dall’aprile 2001 in occasione della mostra “Settemila anni di storia della Piana Rotaliana”.
La sepoltura, fu rinvenuta nel 1995 a  ridosso di una parete rocciosa ai piedi del monte di Mezzocorona, in località Borgonuovo (250 metri di quota), la defunta, di età superiore ai trent’anni, fu deposta in una fossa, in posizione supina con le mani sul ventre. Questa scoperta, fu subito considerata un ritrovamento d’eccezionale importanza, visto che sono molto rare le testimonianze, che possediamo, relative agli aspetti funerari di questo periodo. Per questo motivo, la donna ha ricevuto l’appellativo di “nonna” di Mezzocorona, che in base ai dati archeologici, è attribuibile alla fase recente del Mesolitico antico (Sauveterriano), intorno alla metà del VII millennio a.C.

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