LAS_6966

Chiesetta San Biagio – Mori

Contesto geografico

La chiesetta di San Biagio a Mori sorge in una posizione un tempo maggiormente rialzata su una piccola altura protesa sul fiume Adige, ora perfettamente piana, a sud-est di Mori. L’edificio di culto era dedicato a San Biagio, santo missionario in Oriente, e l’ubicazione della chiesa potrebbe ipotizzare un insediamento molto più antico.

Storia del sito archeologico

L’edificio di culto originario datato, in base alla tecnica muraria impiegata, attorno alla metà-seconda metà del XI secolo, era composto da un’unica aula con abside semicircolare; di cui si conserva il perimetro sud per circa un metro da terra e l’abside. Nel XII-XIII secolo fu aggiunto il campanile e una seconda navata di minor dimensione, come quella precedente, dotata di abside semicircolare, con il risultato di una pianta a due absidi “gemelle” entrambe rivolte verso est.
La presenza di due absidi gemelle, anche se non contemporaneamente realizzate,  può essere derivata dalla necessità di ampliare un edificio diventato ormai di capienza insufficiente o per la dedica a due santi titolari. Sono presenti esempi di chiese con due absidi affiancate, ad esempio nella chiesetta di San Martino a Scena presso Merano, ma quella di San Biagio di Mori rappresenta l’unico esempio di costruzione in Trentino.

Chiesetta S.Biagio 360°

Intorno al XII-XIII secolo, si ipotizza siano datati i lacerti di affresco, attribuiti al pittore o alla bottega che nel tardo XI secolo affrescò la chiesa di San Lorenzo a Tenno.  Di questi affreschi si conservano solo due frammenti oggi conservati nel Museo del Castello del Buonconsiglio a Trento.
Nel XV-XVI secolo la chiesa è stata ristrutturata e trasformata in un edificio ad un’unica navata, con orientamento nord-sud, aggiungendo una nuova abside, con l’apertura di due ingressi sul lato nord. Alla nuova facciata viene addossato, un atrio, con copertura sorretta da colonne in pietra e con presenza di nuovi altari (uno vicino all’ingresso; un secondo lungo il perimetro sud e il terzo vicino ad in un ingresso laterale).
La chiesa, negli atti ufficiali viene denominata “campestre” data la sua posizione lontana dal centro di Mori. L’importanza dell’edificio, è espressa nel resoconto della visita ecclesiastica nel 1537: fu definita “ben ornata”. Ma la cattiva amministrazione dei redditi e il rifiuto dei sacerdoti di celebrare messa, fecero sì, che a partire dalla fine del XVIII secolo, inizio per l’edificio di culto la sua decadenza, fino alla sua distruzione.

AccessoVisitabile tutto l’anno

Servizi didattici• Breve descrizione (italiano, inglese e tedesco) con QR Code
• Indicazioni stradali

BibliografiaBoschi R., Martini M. P., Le absidi gemelle nella chiesa di San Biagio a Mori, “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione seconda”, LV, 1976 pp. 86-113.
Cavada E., Turrini E., Mori, San Biagio, in (a cura di) Brogiolo G.P., Cavada E., Ibsen M., Pisu N., Rapanà M., “APSAT 11: Chiese trentine dalle origini al 1250”, 2, 2013, pp. 96-97.
Fogliardi G., Gli affreschi romanici trentini di San Lorenzo a Tenno e San Biagio a Mori, “Arte Veneta”, 42, Venezia 1988 pp. 13-24.

Concessione per le riprese fotografiche
Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio beni archeologici ai sensi del d.lgs. 42/04 - Codice dei beni culturali

Maggiori informazioni sull'informativa sui dati utilizzati

Copyright 2024 ArcheoTrentino.it. Tutti i diritti riservati.