Archeobike Valle dell’Adige: dalla preistoria alla contemporaneità
L’itinerario lungo la pista ciclabile della Valle dell’Adige, percorre un tratto dell’ipotetica Via Claudia Augusta Padana, ma permette anche di immergersi tra i meleti della valle, i quali hanno restituito rilevanti significativi reperti dal periodo preistorico al medioevo. Il percorso permette di visitare “virtualmente” i siti preistorici di Romagnano Loc e di Isera la Torretta, giungendo a Rovereto, dove oltre ai musei della città, tra cui la Fondazione Museo Civico di Rovereto, si possono osservare i resti in situ non musealizzati della villa romana di Isera. Giunge ad Avio, si ammira dal basso l’imponente Castello di Sabbionara, ma entrando nel paese è consigliata la visita all’Antiquarium aviense, il quale racchiude al suo interno, la storia antica della zona.
Il percorso ciclopedonale parte da Trento, città d’arte con una forte impronta rinascimentale, nel cui sottosuolo sono “nascosti” i resti dell’antica Tridentum, fondata dai Romani intorno alla metà del I secolo a.C.
La pista ciclabile inizia a sud del capoluogo trentino, all’altezza di Ravina, dove è possibile percorrere sia la destra sia la sinistra Adige, questi due itinerari si ricongiungono poi all’altezza del ponte situato in prossimità del paese di Mattarello. Da Ravina prendendo la sinistra Adige si costeggia il fiume, passando davanti all’aeroporto di Mattarello, accanto al quale sorge il Museo dell’aeronautica, intitolato a uno dei più grandi protagonisti dell’azione militare e civile, Gianni Caproni; dopo otto chilometri si raggiunge il paese di Besenello, sovrastato da Castel Beseno (attualmente una delle sedi del Museo Castello del Buonconsiglio). Superato il paese di Calliano, si attraversa il ponte che riconduce sulla destra del fiume, costeggiando per un tratto l’Autostrada del Brennero. Alla fine di Caliano, esterno però alla ciclabile, è posto un “spiraglio” di Medioevo: Castel Pietra. Proseguendo fino al paese di Nomi, attraversando il ponte, è possibile sostare al Bicigrill. Si continua, poi, tra i meleti e costeggiando il fiume per quattro chilometri si arriva a Volano.
Arrivati nei pressi di Sant’Ilario, a nord di Rovereto, dopo il sottopasso, la pista ciclopedonale si allontana momentaneamente dalla sponda del fiume, per imboccare un tratto di strada promiscua; continuando si giunge a San Giorgio, al termine del paese si oltrepassa la passerella, la quale permette di attraversare il torrente Leno.
Giunti all’altezza di Rovereto, importante centro culturale e turistico del Trentino, è possibile visitare la città e i numerosi musei che la caratterizzano, come la Fondazione Museo Civico di Rovereto, dove nella sezione archeologica sono esposti numerosi reperti dalla preistoria sino all’altomedioevo, in particolare, la ricca raccolta di antichità lasciata dall’archeologo Paolo Orsi e alcune testimonianze legate alla romanizzazione della zona. Infatti, il museo conserva i reperti portati alla luce durante gli scavi della villa urbano-rustica di Isera. Inoltre, la città di Rovereto offre la possibilità di scoprire numerosi luoghi storici, testimonianze della Prima Guerra Mondiale ed incantevoli palazzi.
Dopo aver attraversato l’antico rione di Borgo Sacco e superato il ponte situato sul torrente Leno, ci si ritrova lungo il fiume Adige, fino a raggiungere lo sbarramento ENEL ubicato in località Mori Stazione. Da lì è possibile continuare lungo la pista ciclabile Mori- Riva del Garda, dopo aver superato il paese di Mori, si passa sulla riva sinistra attraversando il ponte sull’Adige, dove è possibile compiere una breve “deviazione” per Marco, consigliata alle famiglie con bambini, alla ricerca delle orme di dinosauro (Lavini di Marco). La località è nota, essendo stata citata nel Canto XII dell’Inferno di Dante Alighieri “quella ruina che nel fianco di qua da Trento l’Adice percosse“.
Riprendendo la pista ciclabile, la quale inizialmente costeggia l’Autostrada del Brennero e poi la ferrovia, fino al paese di Chizzola; è necessario poi, percorrere un ponte stradale, ritornando così sulla destra del fiume. Pedalando tra i vigneti della bassa Vallagarina fino al paese di Pilcante, dove la ciclabile inizia a costeggiare la strada provinciale SP 90 in direzione sud, fino allo sbarramento dell’ENEL. Da lì si prosegue sulla destra del fiume, giungendo allo svincolo autostradale Ala-Avio, passando attraverso l’abitato di Vò Destro dominato dal Castello di Sabbionara di Avio. Una tappa obbligata è nel paese di Avio, sia per visitare il Castello, per la sua bellezza artistica e panoramica che offre dall’alto; ma anche la possibilità di riscoprire il Medioevo di Avio. L’itinerario consigliato inizia dal Castello di Sabbionara, tra i meleti e vigneti si percorre in discesa la stradina, che regala una vista spettacolare sulla Valle dell’Adige, sino alla Casa del Vicario, attualmente sede dell’Antiquarium dove sono esposti alcuni reperti rinvenuti nella zona, tra cui i tre miliari. Da lì, proseguendo per Via Romana, percorrendo l’ipotetica viabilità romana, in una decina di minuti si giunge alla Pieve di Avio.
Dalla Pieve percorrendo Via Cerè si riprende la ciclabile sulla destra Adige, giungendo al piccolo paese di Borghetto, dove termina il percorso in corrispondenza del confine con Verona.
Antiquarium di Avio
Via Claudia Augusta
Orme dei dinosauri – Lavini di Marco
Archeotrekking nel Medioevo di Avio
Tempo di percorrenza: 2\3 ore
Via Lidorno
38213 Trento (TN)
tel. +0461 174 0223
Località al Ponte
38060 Nomi (TN)
tel. +39 348 7927829
Località Vò Destro
38063 Avio (TN)
tel. +39 348 8924956Forse potrebbero interessarti: